La lettera scarlatta, Nathaniel Hawthorne

Descrizione ♦

Nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione. Hester Prynne, l’adultera, viene esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare ricamata sul petto la lettera «A», simbolo del suo peccato. Accanto a lei, l’anziano marito che si mette ossessivamente a caccia del colpevole, e il giovane reverendo Arthur Dimmesdale che soffre del suo peccato ma è troppo orgoglioso per confessarlo. Un grande romanzo allegorico, che annuncia Poe e la Dickinson, e che intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.

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Citazioni ♦

“Bisogna riconoscere un merito alla natura umana: quando non è in gioco l’interesse personale, è molto più pronta ad amare che a odiare.”

“Una strana fatalità sembra costringere ogni essere umano ad aggirarsi, simile ad un fantasma, nei luoghi dove qualche grave avvenimento ha lasciato un profondo solco nella vita di lui; e codesta fatalità è tanto più inesorabile, quanto più quel solco sia di tristezza e di dolore.”

L’amore, sia quando nasce, sia quando risorge da un letargo che era sembrato mortale, sprigiona tanta luce che tutto il mondo d’intorno se ne accende.

Non bisogna volgersi indietro. Il passato è morto. Perché dovremmo fermarci a guardarlo ancora?

Caratteristica della maggior parte degli uomini è di diventar feroci soltanto perché è in loro potestà fare del male.

Ridiventava giovane e bella, donna soprattutto, quale era stata in un passato che si crede irrevocabile, come per miracolo.

Per l’uomo falso, tutto l’universo non è vero, e quando cerchi di afferrarlo stringi un pugno di mosche: è impalpabile. E lui stesso, fino a quando si mostrerà sotto una luce falsa, sarà un’ombra, una cosa che non esiste più.

Chi soffre, al momento della sofferenza, ignora sempre quale ne sia l’intensità e solo può valutarla, dopo, dalla scia di dolore che ne resta.

“Siate sinceri! siate sempre sinceri. E mostrate francamente al mondo, se non proprio il vostro lato peggiore, almeno qualche aspetto, da cui possa essere noto il peggiore male che è in voi.”

“Triste momento quello in cui si cade; ma anche questa sciagura porta con sé, come ogni altro dolore umano, il suo conforto, se si sappia trarre il miglior partito dal malanno.”

“Credimi, Hester, sono poche le cose – sia nel mondo esterno sia a una certa profondità, nell’invisibile sfera del pensiero, – poche le cose nascoste a chi si dedica seriamente e senza riserve alla soluzione di un mistero. Tu potrai celare il tuo segreto alla moltitudine curiosa. Lo potrai occultare anche ai ministri e ai magistrati, proprio come oggi quando hanno cercato di estorcerti dal cuore quel nome per darti un compagno sul tuo piedistallo. Ma, quanto a me, approdo all’indagine con sensi diversi dai loro. Cercherò quest’uomo come ho cercato la verità nei libri, come ho cercato l’oro nell’alchimia. Un istinto me lo rivelerà. Lo vedrò tremare. Io stesso mi sentirò rabbrividire, all’improvviso e inaspettatamente. Presto o tardi quell’uomo sarà mio!”

“La nostra salute morale e intellettuale ritrae un gran giovamento quando ci troviamo obbligati a mescolarci con individui del tutto diversi, che non condividono le nostre aspirazioni e posseggono interessi e abilità, che dobbiam fare uno sforzo per poter apprezzare”

“In verità, come io ho cercato di mostrargli, l’onta risiede nella consumazione del peccato, non nella sua confessione.”

“Nessun uomo può, per un tempo considerevole, portare una faccia per sé e un’altra per la moltitudine, senza infine confonderle e non sapere piú quale delle due sia la vera.”

“Per l’uomo falso, tutto l’universo non è vero, e quando cerchi di afferrarlo stringi un pugno di mosche: è impalpabile. E lui stesso, fino a quando si mostrerà sotto una luce falsa, sarà un’ombra, una cosa che non esiste più.”

“È sempre così: un male fatto, simboleggiato da qualcosa o no, diventa una maledizione.”